受講生の声(一部抜粋)
日本と世界の架け橋を目指して・・・
Giorgia Spinetti
L'incontro con Saeko Kitamae è stato un incontro di "rottura" con i canoni artistici che hanno riguardato gli altri artisti che ci hanno regalato "molto" in questo percorso con l'arte espressiva, ognuno a suo modo ci ha dato un insegnamento fondamentale, ma Saeko oltre ad averci regalato un incontro molto originale, soprattutto ha stupito ciascuno di noi. La sua particolarità è data sia dalla sua personalità sia dalla sua forza "nascosta"... la prima impressione è stata quella di trovarmi a interagire con una ragazza semplice disponibile per poi stupirmi a tal punto nel conoscere la forza con la quale si esprime con la sua musica..attraverso la quale Saeko vuole gridare cosa è per lei la musica e l'arte.. è ciò che viene dalla zona più intima e profonda della personalità data dal bisogno di rivelare quello spazio interiore che riguarda la vera identità di ciascuno! l'arte diventa azione nel momento in cui si diventa un'unica cosa con ciò che si vuole esprimere, questo avviene se si è disposti a vivere e non ci si preoccupa più di guardarsi dal di fuori ma solamente da ciò che è profondo intimo ed interiore, per avere la coscienza di se stessi per trasformarla in consapevolezza di ciò che si esprime. "Importante è rinunciare a qualcosa, per vivere il sentimento interiore esprimendo il VERO IO".
Jessica Furlan
L'incontro con la cantante giapponese Saeko è stato molto interessante e affascinante perchè almeno personalmente ho capito che non esiste cultura religione o società che modifichi il percepire il bello del sentire interiore e che, si arriva ad esprimerlo solo attraverso l'ispirazione più profonda che permette all'uomo di trovare il filo conduttore con il proprio io, ed è allora che non si avrà più timore dei giudizi esterni e si proverà solo un'immensa gioia e liberazione una volta che si sono trovate le parole, i gesti per esternare i propri sentimenti. Saeko è riuscita a fare tutto ciò attraverso le parole, il divenire quello che cantava e che rappresentavano lei stessa. Lei ha sempre rifiutato le proposte di produttori che le offrivano un contratto in cui lei dovesse copiare altri artisti perchè voleva che le sue canzoni fossero espressione di se stessa; in quanto per riuscire al meglio sul palcoscenico devi sentire quello che canti altrimenti non arrivi alle persone. Il suo percorso nel momento in cui scrive una canzone consiste nel partire consapevoli di sè e di quello che si vuole diventare e poi quando si diventa la cosa che si vuole esprimere si entra in un circolo di sensazioni imprevedibili che non lasciano spazio alla razionalità, ma al solo istinto per riuscire a far parlare l'ANIMA.
Stella Lentini
L'incontro di oggi è stato brillante, Saeko Kitamae ci ha esposto il suo pensiero pieno di emozioni positive e profonde, molto importanti per il vivere autentico dell'essere umano.
Saeko è una cantante e allo stesso tempo autrice delle sue canzoni, ci ha descritto il percorso di come fa ad entrare in contatto con il suo “punto vivo” comunicare con le sue canzoni quello che sente, tutto questo attraverso un auto coscienza di se.
Saeko per far emergere quello che sente, entra dentro di sé ascoltando quello che prova con il cuore.
Saeko quando ha iniziato a scrivere canzoni non si è mai preoccupata di diventare famosa, ma la sua attenzione era orientata verso una ricerca del sé.
Così facendo doveva rinunciare ad ogni dubbio o pensiero negativo in quanto l'avrebbe disorientata e portata su una strada limitata al di fuori di se stessa.
Quando siamo bambini non ci preoccupiamo di niente ci muoviamo ci esprimiamo come sentiamo dentro, siamo mossi dal “vero sé”, viviamo per quello che siamo, mentre quando iniziamo a crescere iniziamo a pensare a ciò che vogliono gli altri da noi subendone le pressioni, ci limitiamo a fare i paragoni vivendo per quello che sta al di fuori da noi e a volte non riusciamo a essere felici con noi stessi.
Perciò l'essenziale è cercare questa energia, espressione che viene da dentro in quanto è viva e unica, in grado di farci affrontare ogni situazione e di sviluppare in noi le potenzialità innate.
Durante il concerto Saeko vive quello che ha scritto con i movimenti, i gesti, quello che sente dentro di lei, facendo la mimesis delle parole.
Rita Eduardo
Saeko, un personaggio davvero unico e ricco di espressività. E'assolutamente naturale per l'essere umano, ribellarsi alle tristezze e alle ingiustizie del mondo; calamità naturali, paure e morte. Saeko è uno dei tanti esseri umani, che ha deciso di urlare al mondo la sua rabbia, raccontando di se stessa agli altri e al suo “vero io”. Ognuno di noi ha scoperto di avere una parte di sé cosciente, più razionale e che preferisce vedersi vivere e giudicarsi mentre vive e un'altra parte che preferisce vivere senza voltarsi mai indietro, il “vero sè”( rif a Pirandello).
E'questa l'essenza di noi stessi che ci fa percepire le nostre emozioni con profonda intensità, che ci fa sentire vivi e in armonia con l'Universo e che ci rende liberi nell'espressione dei contenuti che aleggiano nel nostro “vero io”. Questa è l'esplosione della creatività, che si concretizza in movimento attraverso il corpo, in suono attraverso la voce e astrazione attraverso i colori.
Per una volta, non preoccupiamoci di come “appariamo esternamente”, ma concentriamoci liberamente su ciò che ci fa sentire vivi, altrimenti rischiamo di perderlo per sempre...
Federica Calicchia
La cantante Saeko, ci ha mostrato attraverso la sua esperienza personale , come nella nostra vita , ogni giorno,ci troviamo di fronte sempre a questa Grande Scelta: se Vivere realmente noi stessi e le cose, e cosi ,divenire solo il canale d'espressione per qualcosa che ci avverte che sia più grande di noi, più Vero tanto da sentirci in comunione/ relazione con senso della vita; o accontentarci di intravedere ciò che ci circonda, o meglio secondo l'espressione Pirandelliana "vedersi vivere", e quindi decidere di non abitare le cose , ma vedere semplicemete un opaco riflesso di noi stessi. Anche se sembrerebbe scontato che la nostra scelta cadrebbe verso il primo percorso di vita, molto spesso ci troviamo a scegliere il secondo cammino , perchè meno faticoso e sofferente.
Saeko, ha scelto di vivere le cose da dentro , di abitarle e vivere il senso delle cose e lasciar fluire il suo sentimento e questo è evidente quando la si vede durante un suo concerto, profondamente co-involta nella sua esecuzione.
Un'espressione che parte dal nostro nucleo interiore , come dice la stessa cantate è un movimento centrifugo di crescita, che ci ricoduce al Mistero dentro di noi e nella vita.
Alessia Peperoni
La cantante Saeko ha tenuto a farci capire come si debbano estrapolare le varie espressioni da dentro di noi, infatti non esprimersi da dentro significa esprimere un qualcosa che non siamo noi!
Ci ha fatto vedere un video di una canzone cantata da lei durante un concerto, una canzone molto appassionata, dai temi profondi, dove ella stessa ha espresso ciò che era in lei. La canzone “Sins for the Gods” è una canzone forte, oltre che nei contenuti, anche nei movimenti che la stessa cantante sentiva di dover fare nel cantarla. Il testo, ci ha raccontato Saeko, lo aveva scritto intorno ai 16-17 anni, ispirata dalla violenza presente nel mondo e dai problemi religiosi. La canzone tratta del circolo vizioso dove sofferenza chiama altra sofferenza, odio chiama altro odio ecc. Nella canzone vuole esprimere la tristezza, la pena, la disperazione ed anche la rabbia. Saeko canta di Dio e di come lui voglia proteggere dai peccati, ma di come però molti peccati vengano commessi nel suo stesso nome. Quindi prega a questo eventuale Dio affinché tutto questo dolore nel mondo finisca.
Cantare per Saeko è un’agire, un recitare, ma lei prova a fare di più: prova anche a diventare quello che vuole esprimere nelle sue canzoni. Ci ha spigato di come, quando canta, diventa un’unica cosa con sé stessa e con ciò che vuole esprimere. Quando vuole dire un qualcosa al pubblico lei non pensa a ciò che vuole dir loro, ma lo diventa!
Ci ha anche parlato di come, quando siamo bambini, riusciamo ad accettarci per quelli che siamo e di come però, da grandi, cominciamo a paragonarci con gli altri iniziando così a non accettarci più. Però il vero noi è qualcosa di unico poiché non c’è nessun’altro come noi, ma crescendo purtroppo ci adeguiamo alle aspettative che gli altri hanno su di noi, tali aspettative possono essere considerate degli attacchi al nostro io, rischiamo perciò ogni giorno di perdere il contatto con esso. La razionalità è a sua volta importante, ma si rischia sempre di perdere quel qualcosa che è dentro di noi se la si segue troppo.Saeko ci ha quindi fatto capire la difficoltà che si riscontra nel cercare nel profondo di noi stessi per esprimerci, senza pensare al resto, ricominciando da qualcosa per il nostro vero io.
Enrica Rocchetti
Quest’incontro è stato ricco e sicuramente molto particolare. Saeko Kitamae è arrivata direttamente dal Giappone per noi e grazie a lei abbiamo avuto ancora una volta dimostrazione di quanto sia potente la capacità di espressione e quanto la capacità di fare mimesis sia abilità riservata a pochi. E’stato davvero sorprendente vedere Saeko con personalità apparentemente calma e pacata che si scatenava sul palco in uno dei suoi concerti facendo uscire da quel suo corpo minuto tanta energia! La canzone che abbiamo ascoltato si intitola “Sins for the Gods” ; è una denuncia contro l’ odio, il sangue,la guerra che troppo spesso inquinano il mondo e troppo spesso avvengono per motivi anche religiosi ma è anche una preghiera rivolta a Dio affinchè possa far finire tutto questo male. La sua voce e i suoi gesti trasmettevano con la massima potenza e energia tutto il dolore,la tristezza e la rabbia; le sue gambe tremavano e il movimento delle sue braccia protese in avanti e poi racchiuse verso di se aiutavano a trasmettere tutto quello che lei sentiva davvero in quel momento. Lei comunicava con noi in inglese quindi la concentrazione in quest’incontro da parte nostra è salita maggiormente ma nonostante ciò e grazie anche alla sua vivace gestualità è stato possibile cogliere il succo di quello che Saeko voleva comunicarci ; la possibilità di esprimere altro da me nasce da dentro, dall’interiorità della persona. Questo è quello che Saeko fa ogni volta che si esibisce, sprigiona tutta la sua energia per dimostrare al pubblico tutto quello che sente, senza paura, proprio come quando si è bambini che non si ha paura di vedere la verità che è dentro di noi, capacità questa che viene abbandonata nel passaggio al mondo degli adulti pieno di giudizi e stereotipi. Il vero me, ci dice la cantante, è qualcosa di unico proprio perché ognuno di noi è unico e per questo non possiamo farci condizionare dall’esterno,non possiamo essere ciò che gli altri vogliono, dobbiamo essere noi stessi. L’energia che proviene da fuori è molto più debole e non si può neanche paragonare all’ energia che viene da dentro (within) ,che tutti possediamo e che permette a chi la sa coglierla come lei di esprimere la verità che si ha dentro (true-self). Ed è proprio da queste persone come Saeko che in quanto artisti riescono di più ad avvicinarsi alla natura e al più vero e profondo senso delle cose e della vita che dobbiamo imparare per riuscire a camminare con le nostre gambe e a guardare con i nostri occhi e per trasmettere poi agli altri ciò che abbiamo imparato e per liberarci dalle catene che non ci permettono di vedere altro che le ombre, le apparenze!!!!
Emanuela Gallo
Ho avuto modo di incontrare Saeko 10 minuti prima della lezione e mi è sembrato di aver conosciuto una persona timida,ma poi durante le ore di lezione mi sono chiesta:ma è la stessa persona che ho incontrato prima?Il suo è stato un incontro vivo e partecipato dove ho notato una totalità espressiva,in cui parola e movimenti del corpo si alternavano e dove ho avvertito uno scambio di energia.Saeko è una compositrice e cantante e ci ha spiegato e fatto vedere con i suoi video,come il suo lavoro è quello di far emergere,di portare fuori (WITHOUT),ciò che sente dentro,nella sua interiorità(WITHIN). Lei in ogni sua performance,in ogni sua canzone diventa TRUE SELF,ovvero assume la sua vera identità,senza preoccuparsi del giudizio esterno e senza essere alla ricerca di fama o successo. Un vero artista è questo, fa ciò che sente di fare,dice ciò che vuole dire,in totale libertà, rompendo schemi e mettendo da parte quella razionalità che molto spesso inibisce l'espressione e la creatività.Lei è stato l'esempio di come vivere la propria vita veramente.
Martina Marsano
La cantante Saeko Kitamae,ci presenta il modo in cui si esprime sul palco e nella vita.In primo luogo c'è una differenza dall'espressione che viene da fuori e quella che parte,invece,da dentro noi stessi.Saeko Kitamae,mostrandoci anche alcune sue esibizioni dal vivo,spiega quanto sia importante cercare sempre di esprimersi nella maniera più vera e naturale,quella che maggiormente rappresenta la nostra vera essenza.
Dovendo cantare di situazioni che magari non ha vissuto personalmente, si immedesima nello stato d'animo che vuole esprimere con il suo testo, entrando quasi in uno stato di trance.C'è quindi il bisogno di divenire quello che si vuole esprimere,attuando in qualche modo una vera e propria mimesis. L'emozione,che raggiunge livelli di grande profondità, parte da dentro la persona,che vive realmente quello stato d'animo senza alcuna finzione,anche se si tratta di un concerto.E' come se,la cantante,uscisse fuori dal suo corpo per raggiungere quell'emozione e diventasse,poi,quell'emozione stessa. Come il pittore che dipinge un bamboo,e diventa quel bamboo.Inoltre,è molto importante la gestualità della cantante,che utilizza tutto il suo corpo per esprimere ancora meglio l'emozione che prova in quel momento e comunicarla visivamente al pubblico.Durante il concerto,Saeko Kitamae,ha anche la possibiltà di trasmettere dei messaggi ricchi di significato al pubblico e quindi dare una maggiore intensità allo show,sempre utilizzando l'espressione viva,che parte da dentro.L'espressione da dentro è sempre viva,unica a differenza dell'emozione che non parte da dentro noi stessi,che risulta, invece,non viva,falsa.Saeko Kitamae,dice che quando si è bambini non ci si guarda da fuori e non ci si giudica.Diventati grandi,però,si fanno paragoni e si inizia e vedere ogni difetto,si pensa alle opinioni e alle aspettative altrui:in questo modo,qualcosa nel nostro vero io, rischia sempre di essere perduto.Più ci si conosce a fondo,più si è inconsci di come gli altri possano vederci da fuori.Ma per conoscere il nostro vero io,bisogna rinunciare a qualcosa:ad esempio,per un artista, il denaro come fine ultimo di ogni azione artistica.Il true self è quello che si prova a ritrovare,seguendo anche la voce interiore che può essere una guida.La musica e la vita diventano una cosa sola per il vero artista, che non può fare a meno di esprimersi e trasmettere quello che ha dentro di se.
Valentina Esposito
..."Quando una persona vive realmente, vive ma non si vede".... Questa è la citazione ripresa dalla cantautrice Saeko, da Pirandello, che più mi ha colpita. La "missione" di ogni uomo dovrebbe consistere nel lascire un "segno", nel tentare di esprimere a pieno quelle forti emozioni di vita che avvertiamo dentro di noi, in modo da poter sensibilizzare l'animo umano nei confronti di tematiche, magari, precedentemente ignorate. Il modo originale e persuadente di Saeko, nell'interpretare il contenuto delle sue canzoni, lo considero davvero d'impatto ed estremaente coinvolgente, quasi avevo la sensazione di provare le sue stesse emozioni nel vedere quel video così carico di grinta e pervaso da forza esplosiva. Una vera cantante e qualsiasi altro tipo d'artista, secondo me, dovrebbe proprio ,come Saeko, tentare di lasciare un forte messaggio attraverso le parole delle sue canzoni, che non devono essere assolutamente mai banali o superficiali, bensì cariche di significato e di forte sensibilità nei confronti del mondo che ci circonda. Perciò è giusto che noi prendiamo sempio dalla forza d'animo di questa cantante che nonostante provenga da un continente lontano dal nostro, ha saputo rendere la sua sensibilità e le sue emozioni universali e comprensibili al di là del tipo di linguaggio utilizzato. Guardiamoci dentro e tentiamo di mettere a nudo il nostor cuore, la nostra fragilità e le nostre speranze.
Alessandra Capra
L’incontro con Saeko, cantante giapponese e scrittrice di canzoni, è stato estremamente originale e interessante, in primo luogo in quanto l'unico modo di comunicare era la lingua inglese, con la quale, personalmente, ho poche occasioni di confronto, e questa ha contribuito ad arricchirmi; inoltre, nonostante la barriera linguistica abbia certamente creato difficoltà per una comprensione completa per alcuni dei presenti, la cantante, attraverso i gesti e le espressioni, ha trovato il modo di esprimersi efficacemente e trasmettere concetti fondamentali della sua esperienza in modo chiaro e semplice.
Attraverso l'ascolto e la visione di una canzone di un suo concerto, ci ha dimostrato come si esprime attraverso la musica, e come emerge la sua interiorità. La canzone si intitolava “Sins for the gods” e trasmetteva energia e forza denunciando l'odio e il sangue, esprimendo tristezza, rabbia e frustrazione, ma anche il tema della preghiera e della salvezza che può dare Dio. Ci ha fatto notare quanto fossero espressivi i movimenti del suo corpo, come il tremore delle gambe, il raccoglimento al petto delle braccia o la loro tensione verso l'alto, tutti gesti che le fanno vivere la situazione attraverso l'immaginazione, ma che non erano una recita. Lei diventa quello che vuole esprimere, non si preoccupa del giudizio esterno, del fuori di sé perche è dal dentro (within) che scaturisce la vera voce(true-self). A tal proposito ci ha riportato l’esempio di un pittore che per dipingere il bamboo lo osserva, studia, guarda e quando è all’ opera ci si sente perche lo è diventato.
Il modo in cui Saeko fa emergere la sua personalità è paragonabile all'atteggiamento spontaneo del bambino quando esprime la sua vera essenza, senza preoccuparsi dell'esterno. Mentre colui che si controlla, lavora solo attraverso la conoscenza e si fa influenzare dalle mode, non è un vero artista.
Maria Claudia Mattoni
Inizio a commentare l'incontro con Saeko Kitamae citando la frase che mi ha colpito di più durante la lezione: "Quando uno vive, vive e non si vede"(Pirandello)!!! Sicuramente tale espressione è collegabile alle argomentazioni che ci ha proposto Kitarnae, in quanto lei, sulla base della sua esperienza da cantautrice, afferma che solo quando il mio vivere è guidato dall'interiorità io vivo, ma se la mia esistenza la guardo dall'esterno io muoio!!!
Cosa significa vivere attraverso l'interiorità? Provare ad essere quello che si vuole diventare o esprimere senza guardare da fuori come faccio ciò, altrimenti si parlerebbe di recitare!Ciò è l'espressione del mio vero io e quindi sorge un'altra domanda:cosa vuol dire diventare se stessi, cioè quel mio essere unico?
Vuol dire uscire fuori da quella razionalità recuperando la parte più profonda di me, rinunciare nell'esprimermi a considerare i giudizi dall'esterno e soprattutto difendere il mio vero essere da ogni attacco!!!!
Domenica Cutrì
L'incontro con Saeko è stato nell'insieme affascinante, travolgente e di grande riflessione. Affascinante e quasi surreale poichè le immagini della cantante nel video e la Saeko protagonista di una lezione universitaria sembravano non collimare, quando poi ha iniziato a raccontare di quello "spazio interno" per comprendere se stessa ma soprattutto per interpretare quelle rime che Lei sentiva proprie mi sono resa conto quanto quel connubio fosse sicuramente particolare ma eccezionale perchè in questo modo non si rischia di perdere il contatto con se stessi; travolgente perchè dai suoi gesti riusciva a trasferire in quell'angolo di aula delle espressioni che "vestiva" in modo straordinario,infatti la tristezza, la rabbia, la frustrazione per il crimine del mondo, temi ricorrenti nella canzone "Sins for Gods" sono impersonati oltre che dai movimenti anche nell'abbigliamento; infine l'incontro è stato di grande riflessione perchè in quella costruzione attenta dell'essere ora un bamboo e poi magari una qualunque altra cosa, c'era l'intensità delle emozioni, dei sentimenti, la coralità del vero "Io". Credo che se un educatore attento riuscisse a sentire se stesso e a non pensare alle immagini che aleggiano all'esterno i bambini avrebbero l'opportunità di fare mimesis e di provare a rimanere artisti anche in età adultà.